Lunedì, 02 Settembre 2019 07:00

Dissidenti e AIDS

Written by
Rate this item
(7 votes)

Le storie degli attivisti dissidenti sieropositivi all'HIV sono davvero molto toccanti.

La dissidenza ha avuto un largo seguito in seguito ad un insieme di variabili che, sfortunatamente, si sono realizzate quasi contemporaneamente

  1. Fallimento pressoché totale delle prime terapie (che si basavano quasi esclusivamente su un chemioterapico, l'azt, che dava indubbi effetti collaterali molto pesanti) difronte ad una problematica "praticamente nuova" nei primi anni 80, dove la medicina si trovava ad affrontare in modo pressoché impotente una temutissima epidemia che andava a toccare direttamente la vita sessuale delle persone.
  2. Una fortissima connotazione "morale" direi di matrice quasi religiosa: inizialmente toccò soprattutto gli omosessuali, per cui in tanti gli diedero una sorta di connotazione "divina" per chi faceva scelte che andavano contro natura (una parafrasi di "sodoma e gomorra" con morte di Sansone e di tutti i Filistei, e auspicio di un ritorno alla fedeltà e alla vitale "vita sessuale" finalizzata esclusivamente alla procreazione)
  3. La scoperta dell'HIV coincide con l'avvento della "virologia", nuovo terreno di ricerca spesso finanziato dalle case farmaceutiche con investimento di miliardi di dollari, che ha dato la possibilità ai detrattori della relazione "HIV - Aids" una sorta di collegamento infausto "business e malattia".

Oggi l'aids è diventata una patologia cronica : attraverso le terapie si riesce ad azzerare la viremia e l'aspettativa di vita dei sieropositivi e pressoché identica a quella dei sieronegativi. Ci sono due scuole di pensiero : la principale è quella di iniziare subito la terapia; un'altra è quella di rimandarla laddove il sieropositivo abbia una buona conta linfocitaria e una bassa viremia (vedi a tal proposito https://www.linksalute.com/it/cure-rimedi-naturali/item/42-si-puo-sconfiggere-hiv.html)

Vediamo ora la storia della dissidenza della prima ora : buona lettura

 

In questo contesto si inserisce un testo che diventerà, credo alla fine degli anni 80, il famoso libro di Duesberg: "Aids: il virus inventato", la bibbia dei dissidenti, che aveva la prefazione di Kary Mullis, premio nobel della Chimica per la scoperta della Pcr (invenzione che poi dimostrerà i famosi postulati di Koch, tanto cari a Duesberg come ironia della sorte). Tale testo diventerà un best seller a livello mondiale.
Successivamente il libro di C. Maggiore, "sieropositiva in salute" che, come vedremo, nota Aids Denialist, morirà di Aids. Aggiungo in Italia, il libro del Dottor Franchi: Aids la grande truffa (che di recente ha pubblicato un sito originale e secondo me fatto bene, www.dissensomedico.it) .Un altro gruppo, quello di Perth australiano della Dottoressa Papadopulos, che invece nega niente di meno che esiste dell'hiv.
Due sono gli elementi che, a mio avviso, hanno inciso inizialmente sull'incremento mondiale dei movimenti dissidenti: la non accettazione della malattia che andava a toccare direttamente la vita sessuale delle persone (quando ero studente universitario, nei primi anni 90, avevo colleghi che candidamente dicevano: "meglio aids che mai" difronte alla riluttanza nell'usare l'odiato condom) ma, soprattutto i pesanti effetti collaterali dell'azt che spesso, almeno all'inizio, accelerava il decorso della malattia come descritto brillantemente da Duesberg.
Tutto cambia con la scoperta della Haart (Arv in Italia) , che fortunatamente è riuscita a ridurre pesantemente gli effetti collaterali dei farmaci e, in buona parte dei casi, riesce a rendere oggi l'aids quasi come una patologia cronica non più così temibile e non mortale come lo era prima. Oggi il sieropositivo può condurre anche una vita normale, soprattutto se la terapia, come la classe medica consiglia, viene fatta per tempo, da qui l'importanza del test da fare sempre in casi di comportamento a rischio.
La storia ha dato alla ragione alla scienza e torto ai dissidenti: se oggi non fai la Arv, dopo il periodo di latenza massimo (10-15 anni) vai in Aids (esclusi i rarissimi casi genetici di persone praticamente immuni all'hiv, nel senso che hanno l'hiv ma non vanno in aids ...).
Questo lavoro è dedicato in primis, ai Dissidenti Sieropositivi, i quali comunque, in seguito al loro sacrificio umano, non richiesto e per certi versi eroico, saranno da esempio a quanti, (e il presente lavoro è dedicato soprattutto a loro), terrorizzati dall 'hiv, rischiano di abbracciare il movimento dissidente che ancora oggi, haimé raccoglie proseliti. Buona lettura !!

NOTABENE: a seguito delle critiche ricevute da moltissimi dissidenti, faccio presente che a me non interessa entrare in nessuna polemica sulla attendibilità del test, sul fatto che il virus sia stato o no identificato ecc ecc. Sono disposto ad inserire nel mio portale, le esperienze di chi, sieropositivo a distanza di 10-15 anni, goda oggi di buona salute. Ad oggi, nessuno e sottolineo nessuno, mi ha mai risposto!

Alcune storie di chi ha negato l'esistenza dell'Aids 

Mi ha colpito ad esempio quella di Ken Anderlini.
Possiamo trovare diversi suoi interventi nell'unico, seppure ormai non più  frequentato, forum dell'aids myts esposed, sito che nasce in seguito all'indubbio successo del testo di Duesberg. La sua morte, per danni cerebrali prodotti dall'hiv, è simile a quella di Mark Griffiths (compagno di Silvie Cousseau sul quale ci ritorno dopo, morta, purtroppo, anche lei di Aids). 
Molto noto in Francia, musicista di ottime qualità, subirà un grosso colpo dopo la morte della sua compagna Silvie Cousseau. Viene trovato morto, nel mese di ottobre del 2004, con una bottiglia di super alcolico, ufficialmente per infarto ma, da una analisi approfondita, leggendo le testimonianze dei suoi ultimi giorni, parrebbe che il cervello non rispondesse più bene (gli amici notarono che cercava di rullarsi una sigaretta senza la cartina ...) e il giornalista che lo intervistò qualche giorno prima della sua morte notò che diceva cose senza senso e contradditorie. E 'evidente che sono i famosi danni da hiv indotti nel cervello. Credo che Mark sapesse che stava perdendo la sua guerra, la guerra di una vita con tante battaglie intraprese nella storia della sua dissidena. Credo che avesse capito che forse l'hiv esisteva davvero, e questo, nonostante avesse da 15 anni lasciato l'alcool e avesse avuto, fino ad allora, uno stile alimentare e dietetico impeccabile. La fase calante comincerà quando di colpo perderà diversi kg, nonostante cure omeopatiche ... Comincerà a soffrire di stanchezza cronica e gli amici noteranno che la famosa energia, che da sempre lo aveva contraddistinto, era ormai il passato ... Da persona intelligente, e soprattutto, dopo la morte della sua compagna di una vita e di battaglie, Silvie Cousseau, dal quale resterà fortemente scosso, smetterà di combattere. Parteciperà all'ultimo concerto rock e, per la prima volta dopo 15 anni, si farà l'ultima bevuta e morirà da solo, rileggendo i suoi 20 anni da dissidente che eroicamente, come chi ormai non ha nulla da perdere, brinderà alla sua vita , intensa e vissuta da combattente. 

Sylvie Cousseau la trovate nel testo della Maggiore "Aids: e se fosse tutto sbagliato?" oppure nella rivista Continuum, il periodico dei dissidenti aids il cui ultimo numero uscirà nel 2001, anno in cui morirà di Aids il suo editore, Huw Christie Williams, sieropositivo dissidente amico di Duesberg, a 41 anni. Morirà egli stesso di Sarkoma di Kaposi. La Cousseau pare prendesse molte vitamine e partecipasse alle scuole di preghiera .... long survivor, muore nell'intervallo 10-15 anni dei long survivor di patologia aids correlata ..  http://molbio.med.miami.edu/HIV- Aids / stories.htm

Nota anche la storia di Raphael Sabato Lombardo:

Viene citato nel libro di Duesberg come tra quelli che non hanno creduto che l'hiv causi l'aids. Il titolo della lettera, pubblicato per intero nel suo famoso libro, "Aids: il virus inventato" è "la mia vita sensa azt!" Che trovi nel libro appena citato. La lettera credo venga scritta nel 1996 e parla di un omosessuale di origine italiana al quale viene diagnosticata la sieropositività 10 anni prima. Successivamente alla pubblicazione del libro, Lombardo verrà invitato da Tabo Mbeky insieme a Duesberg per trovare una soluzione ai sieropositivi africani. Morirà un anno dopo di patologia aids correlata (Sarkoma di Kaposi): anche qua non si sfugge al periodo di latenza 10-15 anni dei long survivor.
Un lettore chiederà a Duesberg cosa ne pensava della morte di Raphael Sabato Lombardo. Duesberg dirà che a lui la lettera di Lombardo pareva troppo bella per essere vera, e che l'immagine che Lombardo ha dato di se stesso è quella che lui, alla famiglia e gli amici, avrebbe voluto che fosse. Detto altrimenti, in modo neanche troppo velato Duesberg fa supporre che Lombardo facesse uso di droghe.

Sempre di Aids muore Jack Levine, assiduo frequentatore del forum aids mito esposto, che in diverse occasioni chiedeva sempre nel forum il motivo per il quale i sieropositivi morivano proprio delle patologie aids correl ... lui non si drogava e non prendeva farmaci ...

Ronny Burk, cofondatore del gruppo attivista ACT UP / San Francisco morirà di aids nel 2003.

Michael Bellefountaine altra persona nota e combattiva, attivista e dissidente (se fate una ricerca su google lo troverete nei suoi diversi interventi scritti oltre a diverse partecipazioni in piazza)… morira'di aids il 10 maggio 2007. Credo sia stato degli ultimi dissidenti ancora in vita :dalla mia ricerca dei dissidenti storici rimane solo la Christine Maggiore, alla quale ho inviato una mail ma non ho avuto risposta. La Maggiore mi risulta sia rimasta molto scossa dalla morte del suo amico David Pasquarelli. Al momento di lei, a parte il sito, non si hanno notizie recenti. Spero ovviamente che goda di  ottima salute. Mi hanno scritto che sia una bella persona, solare e disponibile. Si sottolinea che la Maggiore è salita di recente agli onori della cronaca per la morte della figlia di patologia Aids correlata -almeno così si suppone (come scritto inizialmente, anche Christine Maggiore muore di patologia correlata hiv).

Kelly Jon Landis: appassionato di bicicletta, maniaco della dieta alimentare sana e della medicina alternativa, si autodefinira '"dissidente in salute". Il suo sito è ancora attivo:  http://people.tribe.net/aca8f528-05d6-4. .. 64320fd60a
Come vedrete sul sito, l'ultimo aggiornamento è di settembre 2006. C'e 'anche la sua foto dove in apparenza è sanissimo (come lui scrive: sieropositivo e in salute da 16 anni). Di li a poco la sua condizione di salute peggiora drasticamente e morirà di linfoma e di altre patologie aids correlata il 3 dicembre 2007. Anche in questo caso i cd4 completamente annientati e viremia enorme. Notate che i forum che lui consiglia, compreso il famoso aid $ myth expose, ha gli interventi aggiornati al 2007, segno che l'evidenza ha ormai preso il passo (il forum nel 2007 era ancora abbastanza frequentato !!, il problema poi è che i moderatori sieropositivi sono morti di aids).

Concludo con David Pasquarelli, ( http://www.davidpasquarelli.com) Certamente uno dei volti più noti tra i dissidenti, insieme a Ken Anderlini, Mark Griffiths e Michael Bellefountaine, tutti e tre amici, attivisti e dell'organizzazione act up. Una parantesi innanzi tutto sull'organizzazione negazionista act up. Nei loro incontri si organizzavano dibattiti per la libertà di cura, la difesa degli omosessuali e, ovviamente, negavano la relazione hiv aids e dicevano che era l'azt a provocare l'aids. Partecipando ai loro incontri, poteva capitare che attivisti morivano poi di aids, e, di fronte a questa evidenza, gli chiedevi cosa ne pensavano. La risposta? Semplice “quello scopava come un riccio” oppure “quello prendeva i farmaci”. Si rifacevano al Duesberg, al Mullis, a Kremer…
David era davvero in gamba: persona brillante, affascinante, carismatica, dotata di raro talento artistico. Simpatica e magnetica, come solo il genio artistico sa dimostrare. All'indomani del suo test sieropositivo, girovaga per due giorni nella metropoli pensando: non sono drogato, non ho mai fatto uso di droghe, non ho avuto rapporti promiscui… come posso essere sieropositivo? Di li a poco sentirà parlare di Duesberg e leggerà il libro: "Aids: Il virus inventato". Si identificherà nella missione: la truffa delle case farmaceutiche contro gli omosessuali sarebbe diventata la battaglia della sua vita. Questo accadeva il primo aprile del 1995 (il giorno del pesce d'aprile, ironia della sorte…); morirà l'otto marzo 2004, il giorno della festa delle donne! Intanto vi faccio notare come muoiano per la maggiore tutti di Aids tra il 2003 e il 2004.
Dicevo ... David verra 'arrestato nel 2001 successivamente ad una denuncia per minacce, intimidazioni e molestie contro l'autorità di polizia (in una foto del sito ad esempio c'e' lui sorridente che viene rincorso da un poliziotto) . Rimarrà in carcere 72 giorni e l'ultimo ricordo pubblico che abbiamo è l'intervista successiva al suo rilascio. Si vedono con il giornalista mentre lui mangia una bella insalata di spinaci! Dopo la detenzione in carcere diventerà fortemente anemico e probabilmente e coerentemente, cercava di sopperire con gli spinaci stessi ...
La sua permanenza in carcere lo convincerà che è la malnutrizione e la droga a causare l'aids. Successivamente alla detenzione lui è malato, anemico ma è convinto che si rimetterà presto. Ha le difese immunitarie molto basse ed è molto debole e prende quello che anni fa dalla gerarchia medica viene considerata una porcheria chimica per rafforzare le difese immunitarie: il dncb (praticamente da noi chiamato DHEA) vedi il sito  http: //www.thinkfree. it / poiesis / hiv / ica / xii / altre.htm  e che lo prendevano i sieropositivi in ​​aids al posto di prendere farmaci (già qui si nota la presa di coscienza della dannosità dell'hiv e soprattutto della sua esistenza: perché prendere il dhea se cmq l'hiv non causa l'aids ??)
Nell'intervista riprenderà i temi classici dei dissidenti: la repressione contro l'omosessualità e l'invenzione dell'hiv, l'aids in africa, l'attivismo politico e lo schierarsi a destra dei dissidenti… .Parlerà della sua detenzione e della causa per quale vorrà dimostrare la sua innocenza non appena ritornerà in salute… Non ne avra 'il tempo: il suo sistema immunitario era ormai collassato! Dopo l'anemia arriverà la polmonite da pneumocisty carini (tipica patologia aids correlata) .Nonostante le cure alternative e quelle classiche, come suggerito da Duesberg, cioè di combattere le patologie con i farmaci in uso classici (ma non la Arv che all'inizio rifiuta seguendo Duesberg fin quasi ai suoi ultimi giorni) arriverà la meningite e lo stafilococco, micobatterio e il classico cmv. Tenterà allora la ARv ma ormai era troppo tardi… Credo che anche lui, come Mark Griffits, nell'ultimo anno si sia ritrovato sperduto, senza punti di riferimento, e l'avere accettato la Arv la si può tranquillamente interpretare come una pubblica ammissione della esistenza dell'hiv che causa l'aids. Mi piace pensare che qualora, (come in tanti altri casi è successo,) la Arv gli avesse salvato la vita avrebbe impegnato tutta la sua vita stessa a promuovere l'uso del preservativo, e avrebbe denunciato i vari Duesberg con la stessa enfasi con cui per una vita lo ha promosso e preso a riferimento vitale…

Da una ng leggo, com cordoglio e dispiacere, della morte di un altro negazionista il cui nome su internet era Siddah (Marco all'anagrafe). Sieropositivo si curera 'anche lui con vari digiuni terapeutici, eliminando zuccheri e utilizzando integratori. Sembra fosse seguito da un naturopata. Il suo livello dei cd4 crolla inesorabilmente negli anni (dall'ultimo suo intervento credo che avesse circa 80 cd4 e viremia alle stelle) sebbene, come lui scrive, non avesse mai avuto infezioni opportunistiche  (chi lo conosceva cmq lo vedeva anno dopo anno sempre più magro). Purtroppo morirà di Aids con patologia meningite da criptococco che se lo prenderà in pochi giorni. Anche lui giovanissimo haimé. Se ne parla in diversi link (www.sieropositivo.it e lilachat.it). Ho trovato l'informazione su segnalazione di un utente:http://lilanew.forumup.it/about917-lilanew.html (oggi non più cliccabile) .

Aggiungo la morte della nota Christine Maggiore,  http://www.christinemaggiorememorial.com  morta essa stessa di polmonite in data 27 dicembre 2008, ed autrice del famoso libro "Aids: e se fosse tutto sbagliato?" .

Su segnalazione di miei lettori, ricordo due famosi dissidenti sieropositive recentemente morte di Aids dopo avere interrotto la triterapia e, ovviamente, testimonial dei dissidenti.

Mara Papagiannidou: 

http://www.tig.org.za/TIGit/Papagiannidou.htm : su questo link trovate una sua celebre intervista nella quale riprende le idee negazioniste.

http://forums.questioningaids.com/showpost.php?p=61253&postcount=76 , forum che riporta la morte di patologia Aids correlata


Il marito Gilles St-Pierre di Maria Papagiannidou ci ha segnalato che Maria è morta per fallimento epatico renale ... ce lo ha detto nientemeno che suo marito, quindi ci crediamo sulla parola ..... essendo oramai divenuta un personaggio pubblico non sarebbe stato più corretto da parte dei negazionisti, se sono veramente convinti delle loro teorie, riportare cosa dice la cartella clinica dei medici?

Sempre negli anni 90 balza agli onori della cronaca un centro medico, che curava i sieropositivi con il mix di Aloe Vera e Omega 3 - ci riferiamo al Centro Medico di Dallas-Fort Worth, Grand Praie in Texas e portarono ad eccellenti risultati, in quanto nella maggior parte dei test l'Aloe aveva impedito lo sviluppo della malattia. 

In un articolo di Irwin Frank, sul Dallas Times Herald, cita il dott. Terry Pulse riportando alcune interessanti informazioni sull'esperimento da lui condotto.

Sono state somministrate oralmente, ogni giorno,  a 69 malati di AIDS, 580 g di succo d'Aloe Vera stabilizzato .

Stando all'articolo, Pulse riferisce che i malati, trattati con la droga, dichiarati classificati come quelli che " mai avuto dei miglioramenti ne si sarebbero ristabiliti ", ma che seguendo la cura sono stati in grado di " riprendere il lavoro normale ".

L'articolo ha citato le parole del dott. Terry Pulse, secondo cui questi malati  hanno ricuperato le loro energie , essendo scomparsi quasi completamente i sintomi e questo è successo nell'81% dei malati sottoposti al trattamento.

Ho fatto una traduzione su un articolo uscito negli anni 90 in cui si trattava l'argomento: "Mescolando capsule di acidi grassi essenziali con una polvere nutritiva,  RICHARD STOKLEY ha  creato True Health, un prodotto che, secondo lui, può aiutare i malati di AIDS: "Sappiamo cosa stiamo facendo", dice Stokley. "Sappiamo come eliminare quel virus." Il dottor  TERRY PULSE , un medico di Grand Prairie, ha riportato risultati sorprendenti da uno studio su 29 pazienti affetti da AIDS trattati con grandi dosi di True Health, succo di aloe vera e acidi grassi aggiuntivi per un periodo di 180 giorni nel 1988. Pulse lo sostiene fino ad oggi. , tutti i pazienti che hanno collaborato allo studio, compresi quelli che erano negli stadi più avanzati dell'AIDS, sono vivi e stanno bene. "Sette [pazienti] sono siero-negativi", aggiunge Pulse, sostenendo che non risultano più positivi per l'AIDS. " Pulse morirà per un attacco di cuore a Roma a 40 anni  sebbene, da una mia ricerca personale, ho trovato un memorial di suoi compagni di classe, nel quale scrivono che morirà di Aids.



In sintesi: l'hiv non ha lasciato scampo a nessuno e questo nonostante uno stile di vita impeccabile .Se una prova i dissidenti volevano ora non hanno scuse. Non si è salvato nessuno. I forum dei dissidenti ormai non esistono più. 
Vita salutista, zero droghe, zero alcool, dieta alimentare ferrea, sport… Morti tutti di patologie aids correlate… Credo sia giunto il momento di fare in modo che questo esca fuori una volta per tutte. Ancora troppi giovani si lasciano condizionare dai dissidenti sia su internet che in librerie dove si parla di miti, truffe farmaceutiche e via con Kremer, Duesberg, Mullis… Di aids si muore ancora e soprattutto, di aids si muore ancora di ignoranza: usa sempre il preservativo, diciamolo a chiare lettere!

Le vecchie linee guida  mettono in evidenza che, per i pazienti che hanno una percentuale maggiore di 350 cd4, sono asintomatici ed una carica virale minore di 100.000 copie, che  non è necessario iniziare una terapia . Premesso che questo dimostra che, se ci fosse l'interesse delle case farmaceutiche, i limiti sarebbero diversi, e, soprattutto, che se avessero ragione i dissidenti, l'hiv non arriverebbe a diminuire i cd4 (cosa che invece succede) ... detto questo sarebbe importante, ferma restando quanto scritto, utilizzare un programma per il  rafforzamento delle difese immunitarie  basato ad esempio, su antiossidanti ad ampio spettro. A livello mondiale, ci sono casi di sieropositivi che non hanno mai iniziato la terapia Haart o cmq, l'hanno iniziata a distanza di molti anni dalla siero conversione. 

L'obiettivo, in questo caso,  è quello di mantenere l'organismo forte per mantenere un livello alto di cd4 che rimandi, il più possibile, l'inizio della terapia

Laddove lo specialista ritenesse di ritardare l'inizio della terapia, suggerisco la lettura del seguente articolo : hiv cure rimedi naturali

 

 

 

 

In bocca al lupo a tutti!

F. Satta cellulare 328/7433847 email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

Read 2177 times Last modified on Domenica, 15 Gennaio 2023 09:03
More in this category: Sieronegativo senza farmaci »