Mercoledì, 28 Agosto 2019 10:41

Perché ci ammaliamo?

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Perché ci ammaliamo ? E' anche il titolo di un libro, edito da Einaudi, e scritto da R.M. NESSE e G.C. WILLIAMS

La domanda che ci si pone è grossomodo questa: perché un corpo costruito in modo così formidabile, come il nostro, ha tanti punti deboli e tanti difetti, che lo portano ad essere in balia delle malattie?

 Se l’evoluzione, quindi la selezione naturale, può costruire “macchine” straordinarie come l’occhio, il cervello dell’uomo, o il cuore, come mai non c’è la possibilità di prevenire la demenza, l’infarto o la miopia? Come è possibile che il nostro sistema immunitario, capace di individuare e combattere milioni di proteine estranee, non eviti che sia contratta la polmonite? Se è possibile vivere 100 anni, perché questo limite non è spostabile a 150-200? Conosciamo sempre meglio le malattie e le loro cause, tuttavia la ragione del costituirsi di molte patologie resta spesso sconosciuta. 

Assumiamo cibi ricchi di grassi, danneggiando il cuore, ci esponiamo lungamente al sole, favorendo i tumori della pelle: potremmo chiederci: perché una macchina così perfetta come il nostro corpo non riesce a curare le arterie chiuse o la pelle danneggiata dai raggi solari? In una macchina organizzata alla perfezione ci sono apparenti imperfezioni, punti deboli, meccanismi che sono causa di malattie. Una “domanda-chiave” potrebbe essere: perché il processo darwiniano della selezione naturale non ha annullato i geni che ci espongono alle malattie? Perché non ha selezionato i geni che fornissero la capacità di resistere ai danni provocati dall’ammalarsi, perché non ha eliminato l’invecchiamento? L’osservazione delle strutture più semplici del nostro corpo mette in evidenza un’architettura perfetta: le ossa hanno una forma cilindrica, che le porta ad essere flessibili e resistenti. 

Possono rivelarsi più forti di una sbarra d’acciaio, se sottoposte ad un peso o ad uno sforzo. Hanno rilievi per dare ai muscoli punti di attacco, scanalature per proteggere arterie e nervi. Lo spazio interno dell’osso è un vivaio per le nuove cellule del sangue. Se poi, invece che parlare di anatomia, parliamo di fisiologia, cioè di funzionamento dei nostri organi, ci rendiamo conto ancora meglio di come sia straordinaria la macchina-corpo. Un rene artificiale ha le dimensioni di un grosso elettrodomestico, ma non riesce a sostituire completamente l’organo naturale. Il cervello archivia e codifica anche i dati meno importanti, e può riportarli alla memoria in frazioni di secondo: non esistono computer capaci di fare tutto ciò. Non ci sono però solo gli esempi positivi, ci sono anche i punti deboli. Il cibo va allo stomaco incrociando un “tubo” che porta l’aria ai polmoni, e, se quando inghiottiamo, la trachea non è chiusa, rischiamo di soffocare; se facciamo parte del 25% di persone che possiedono i geni della miopia, molto probabilmente perderemo la capacità di vedere bene da lontano. Sulle pareti delle arterie si depositano placche di colesterolo e questo fenomeno favorisce blocchi del flusso di sangue: tutto ciò è causa di attacchi cardiaci e infarti. Poi ci sono le allergie, la sclerosi multipla, l’artrite, il diabete, ecc. Non sono chiari i meccanismi in base ai quali le donne in gravidanza

Soffrono di nausea e vomito. Come mai siamo attratti dal cibo che ci danneggia, e non, allo stesso modo, da cereali e verdure? Perché continuiamo a mangiare in eccesso, anche quando siamo obesi, e perché spesso siamo distruttivi? Perché esiste l’ansia immotivata e come mai le risposte sessuali sono scarsamente coordinate, cioè diverse, se si considerano il maschio e la femmina? Perfezione e goffaggine si incontrano nel nostro corpo. Quando si riesce a fare una distinzione tra cause “prossime” e cause “evolutive”, allora si incomincia a rispondere a qualche domanda. Una causa prossima permette di descrivere un carattere, cioè forma, funzionamento, sviluppo, biochimica: spiega come si arriva all’uomo adulto, sano o malato, partendo dalle istruzioni genetiche fornite da un pezzetto di DNA dell’uovo fecondato; una spiegazione evolutiva chiarisce perché abbiamo un DNA che racchiude nel suo codice un certo tipo di struttura e non altre. Riporto un esempio che può chiarire tutto: una spiegazione PROSSIMA relativa alle papille gustative descrive la loro struttura e il comportamento chimico, quindi le modalità attraverso le quali percepiscono amaro, acido, dolce e salato, e il modo in cui trasformano queste informazioni in impulsi che, attraverso i neuroni, arrivano fino al cervello. Una interpretazione EVOLUTIVA spiega invece PERCHE’ debbano sentire proprio i gusti, e chiarisce il modo in cui il gusto aiuta il corpo nella lotta per la vita. Le spiegazioni prossime rispondono ai “come?” e ai “che cosa?”, riguardanti organi, meccanismi e strutture, mentre quelle evolutive ai “perché?” sull’origine e sulla funzione di una struttura. Si possono proporre 6 categorie di spiegazioni evolutive della malattia. E’ solo un tentativo, ma serve, in ogni caso, perché fornisce notizie riguardo ai vari meccanismi coinvolti nel processo dell’ammalarsi.

1) DIFESA. La tosse è una difesa. Noi  ci consideriamo ammalati quando soffriamo a causa della tosse, ma essa è il risultato di un meccanismo (non semplice) progettato per buttare fuori dal tratto respiratorio materiale estraneo: diaframma, muscoli pettorali e trachea spingono il muco e il materiale estraneo fino alla gola, e da qui c’è un passaggio allo stomaco, dove gli acidi distruggono la gran parte dei batteri. Ecco una prima concreta spiegazione: la malattia non come male, ma come difesa. Se vista in questa ottica, la tosse può diventare un meccanismo da non combattere, perché ci serve.

2) INFEZIONE. Per alcuni batteri e virus noi siamo cibo, ci trattano come nutrimento, e noi li consideriamo nemici. Tuttavia, essi non sono solo irritanti parassiti, ma anche intelligenti antagonisti, e noi abbiamo costruito delle difese per opporci alla loro minaccia. A loro volta, tuttavia, virus e batteri hanno dato vita a metodi per superare le nostre protezioni, e persino per piegarle ai loro interessi. L’uomo da una parte, i batteri e i virus dall’altra: tutti aumentano le proprie armi, e questa è una seconda spiegazione relativa al “perché ci ammaliamo”, cioè: non possiamo liberarci di tutte le infezioni. Aumentiamo le nostre difese, noi, ma anche virus e batteri lo fanno.

3) NUOVI AMBIENTI. Noi possediamo un corpo che si è costruito nel corso di milioni di anni, e in questi anni l’uomo ha trascorso la propria vita nelle savane africane, in piccoli gruppi che si dedicavano alla caccia e alla raccolta di materiale vegetale commestibile. La selezione naturale non ha dato il tempo sufficiente per cambiarlo e per “incontrare” alimentazioni ricche di grassi, luci artificiali, medicinali, droghe, macchine, riscaldamento, ecc., ecc., Una gran parte delle malattie attuali deriva da questa combinazione non perfetta tra struttura del corpo e ambiente.

4) GENI. Ci sono geni che sono causa di patologie, ma restano innocui sinchè non si viene a contatto con stimoli particolari. Un esempio è questo: la maggior parte dei geni che predispongono alle malattie cardiache è rimasta inoffensiva fino a quando non abbiamo incominciato a mangiare grassi in eccesso. In rarissime occasioni i cambiamenti nel DNA sono positivi: nella maggior parte dei casi provocano malattie. I geni che portano alla miopia procurano danni soltanto dentro società in cui i bambini, nei primi anni di vita, usano troppo gli occhi per guardare a distanza ravvicinata.

5) COMPROMESSI DI PROGETTAZIONE.

Lo psichiatra Nesse e il docente di Ecologia dell’evoluzione Williams portano il seguente esempio, per spiegare cosa vogliano intendere con il concetto “compromessi di progettazione”. Il camminare in posizione eretta ci ha dato la possibilità di trasportare bambini e cibo, ma ha anche creato una predisposizione al mal di schiena.  Si tratta, appunto, di una sorta di compromesso.

6) STRASCICHI EVOLUTIVI.

L’evoluzione non può progredire attraverso grandi salti, ma può fare piccoli passi, e ognuno di essi deve produrre un vantaggio subitaneo. Se il corpo andasse incontro a consistenti modifiche, si otterrebbero dei vantaggi, ma noi sappiamo che anche gli ingegneri incontrano problemi quando devono modificare in modo consistente un progetto. Il cibo passa in un tubo che si trova davanti alla trachea e deve attraversarlo per arrivare allo stomaco: questa situazione anatomica espone al pericolo di soffocare. Se ci pensiamo bene, là dove esistesse un corpo che prendesse aria  dal collo, per esempio, il rischio di soffocare si ridurrebbe di molto. Questa trasformazione non si realizzerà fisiologicamente, comunque, mai.

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