Lunedì, 16 Settembre 2019 14:40

Donne e desiderio

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ESISTE UN VIAGRA PER LE DONNE? Come per l'uomo si possono manifestare disturbi dell'erezione e del desiderio, così per le donne si possono manifestare dei disturbi dell'eccitazione,

dell'orgasmo ed un calo del desiderio.

Così come per l'uomo la disfunzione erettile può avere cause organiche e psicologiche, anche per la donna la difficoltà di eccitazione, il calo del desiderio e l'anorgasmia possono avere cause organiche e/o psicologiche.

Gli unici dati statistici finora disponibili riguardano le donne statunitensi fra 18 e 59 anni: dal 20% al 50% denuncia di avere una disfunzione sessuale, circa un terzo dice di aver perduto l'interesse sessuale, un quarto non prova l'orgasmo e il 20% non considera il sesso un'esperienza piacevole. 

In questi disturbi, la componente psicologica, tradizionalmente considerata la più importante, gioca un ruolo, ma non e' tutto: anche gli altri aspetti fisiologici che influenzano la funzione sessuale, come la circolazione sanguigna vaginale e clitoridea, hanno effetti importanti; tuttavia sono ancora lontani farmaci in grado di combattere le disfunzioni sessuali nelle donne.

L'azione del Sulfenadil (Viagra) nell'uomo è mirata sull'attivazione di un enzima che favorisce il rilasciamento della muscolatura dei corpi cavernosi e il conseguente maggior afflusso di sangue, che determina l'erezione. Le sperimentazioni effettuate hanno dimostrato che questo farmaco ha un'efficacia notevole sia nei disturbi erettivi su base psicologica, sia su quelli con origine organica.

Un ampio studio sugli effetti del Viagra sulle donne, patrocinato dalla Pfizer (la compagnia che produce la famosa pillola blu contro l'impotenza), ha evidenziato che il farmaco non migliora l'attività sessuale delle donne
Il test e' stato condotto su un campione di 577 donne tra i 18 ed i 55 anni, in Europa e in Canada, con l'uso del Viagra e di un placebo. Il campione femminile comprendeva diversi tipi di problemi sessuali: basso desiderio, difficoltà a raggiungere l'orgasmo, dolori durante il rapporto sessuale. Il test, durato tre mesi, non ha rivelato alcuna differenza significativa tra le donne che hanno ricevuto il Viagra e quelle che avevano invece ricevuto solo un placebo, nonostante studi preliminari avessero mostrato che la pillola migliora il flusso sanguigno anche ai genitali femminili.

Tra le cause fisiologiche delle disfunzioni orgasmiche, dell'eccitazione e del desiderio ci sono i cambiamenti che si verificano nell'organismo a seguito di situazioni specifiche quali la "menopausa".

Menopausa e calo del desiderio

In un periodo della vita che oscilla tra i 45 e 50 termina il periodo potenzialmente riproduttivo della donna, cessano le mestruazioni, l'ovulazione e la produzione di alcuni ormoni, come gli estrogeni. Questo processo, parte del normale processo di invecchiamento, è chiamato "menopausa".
La carenza di estrogeni determina una serie di sintomi che interessano i più svariati apparati: l'apparato neuro-endocrino (con variazioni dell'umore, ansia, irritabilità, calo della memoria e della capacità di concentrazione, vampate di calore), l'apparato muscolo-scheletrico (steoporosi, dolori agli arti e alle articolazioni), l'apparato cardiovascolare (aumento del numero degli infarti e coronaropatie) e l'apparato uro-genitale: atrofia della mucosa vaginale e conseguante difficoltà ad avere rapporti, cistiti ricorrenti, prolasso uterino, incontinenza urinaria, calo del desiderio. 

Poiché la sessualità è sempre più riconosciuta come una parte importante del benessere e della salute, il trattamento della menopausa non si limita più alla prevenzione dell'osteoporosi, ma è anche finalizzato a riportare desiderio e piacere sessuale.

Nonostante molti medici ancora ritengono che la menopausa, in quanto naturale e fisiologica, non necessiti di alcuna terapia, poiché la gran parte dei sintomi che la donna riferisce derivano dalla carenza di estrogeni, viene suggerita una terapia "ormonale sostitutiva". Essa consiste nella somministrazione degli estrogeni che le ovaie non sono più in grado di produrre e determina una riduzione delle patologie cardiovascolari, delle fratture da osteoporosi e di tutti i sintomi prima descritti legati alla carenza estrogenica. 
L'ipotesi di una possibile maggiore incidenza del tumore mammario per una terapia ormonale a lungo termine sembra compensata dalla maggiore protezione da coronaropatie che la terapia offre.

La sola somministrazione di estrogeni tuttavia non sembra sufficiente a compensare la diminuzione di desiderio ed il ritrovamento del piacere; sempre più studi scientifici mostrano che l'aggiunta di androgeni agli estrogeni migliorano gli aspetti psicologici (concentrazione, depressione, fatica) e sessuali (calo della libido, difficoltà a raggiungere l'orgasmo).

Utile invece sarebbe lavorare migliorando quelle che potrebbero essere le con cause legate a specifiche situazioni specifiche e l'integrazione nutrizionale e dietetica potrebbe essere molto utile

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