Salute della prostata senza farmaci?
La prostata è una ghiandola che, sebbene piccola, è di vitale importanza nella salute maschile per una buona vita sessuale e per la propria masculinità. La patologie legate alla prostata sono solo maschili, visto che le donne non hanno la prostata, ragione per cui le problematiche legate ad essa legata rappresentano il terrore della popolazione maschile, proprio per le indubbie conseguenze che un funzionamento non corretto della ghiandola stessa ha nella vita degli uomini:
erezione, libido, eiaculazione e fastidi post eiaculazione (dolore nella eiaculazione, eiaculazione retrograda, emospermia), minzione (fino ad arrivare ai blocchi urinari con obbligo del catetere), minzione frequente o frequentissima, senso di incompleto svuotamento vescicale, minzione debole etc. Buona parte di questo argomento lo trattiamo nella pagina relativa alla prostatite. Su sollecitazione di molti di voi, che mi avete contattato circa la possibilità di percorsi complementari in caso della funesta diagnosi di tumore alla prostata, tratto l'argomento illustrandovi lo stato dell'arte su come generalmente si arriva alla diagnosi e su quali siano, ad oggi, le possibili soluzioni proposte.
Il PSA come "termometro della prostata"
Capita sovente che persone, comprese quelle che godono di ottima salute, superati i 50 anni, su indicazione del medico, si sottopongano al classico esame del psa. E' un esame "relativamente" nuovo che misura i valori ematici dell'agente che riduce la densità dello sperma al momento della eiaculazione per aumentare la velocità degli spermatozoi: tanto più è alto questo valore, tanto più si riduce la densità dello sperma e la velocità degli spermatozoi. Tale esame viene utilizzato soprattutto in corso di ipertrofia prostatica ed è tenuto in seria considerazione da noi maschietti anche perché un incremento dello stesso è associato nella migliore delle ipotesi alla eiaculazione retrogada, nella peggiore al tumore alla prostata. Infatti il valore del psa dipende sia dalla prostata ma anche da eventuali cellule tumorali al suo interno. Un valore normale è tra 0 e 4 seppure pare ci sia la proposta di limitare tale dato in base alle nuove linee guida.
Psa elevato indica tumore alla prostata?
Un psa elevato suggerisce, nella letteratura medica, un possibile tumore alla prostata per cui il passo successivo che viene proposto è la biopsia prostatica. In pratica si inserisce nel retto una sonda a ultrasuoni e su uno schermo si vede l'immagine della prostata, dopo viene inserito un ago lungo e sottile che, guidato dal medico, lo punta nei punti sospetti dal quale vengono prelevate alcune cellule. A seconda della indagine, si può arrivare a prendere fino a 50 campioni di tessuto seppure, spesso, ne bastino due o tre. A questo punto bisogna aspettare gli esami : anche qui, nella migliore delle ipotesi, auspicabile, potrebbe essere confermata una ipertrofia della prostata, da tenere sotto controllo e valutare come intervenire; nella peggiore delle situazioni potrebbe essere diagnosticato il tumore alla prostata. Viene utilizzata una scala, chiamata scala di Gleason che valuta il valore della aggressività del tumore entro una scala da 1 a 10. In caso di conferma di tumore alla prostata, le brutte notizie non finiscono qui visto che, come dice il vecchio adagio, al peggio non c'e' mai fine. C'e' infatti la possibilità che il tumore non sia localizzato nella sola prostata, ma che lo stesso si sia sviluppato in altre parti del corpo per cui, se si sono formate altre metastasi in altre parte del corpo, bisogna mettersi una mano nel cuore, e l'altro nella coscienza, e sperare (e gridare) al miracolo. In questi casi paventati dal medico, dopo scintigrafia ossea e tac, in caso di conferma del solo "tumore alla prostata" spesso la stessa viene salutata dal povero ammalato come una buona notizia. Questo viene descritto, parafrasando ovviamente quanto ora accennato, da Daniel Goleman nella sua opera più famosa "Intelligenza Emotiva": in pratica racconta di come, nei reparti di oncologia, malati di tumore trovassero "sollievo" dalla loro situazione osservando persone che, con lo stesso problema, avessero conseguenze nefaste causate dal tumore ancora peggiori...del tipo : sto male ancora riesco a camminare con le mie forze senza ricorrere alla sedia a rotelle...
Tumore alla prostata e possibili interventi
L'intervento principe è quello chirurgico. Molti uomini, difronte ad una diagnosi come questa, si sentono frastornati, impreparati, impauriti e l'operazione chirurgica viene descritta come un salvavita : lei ha un cancro, se non si interviene subito lei morirà". A questo punto i possibili effetti collaterali, diventare impotenti, incontinenti, paiono come i mali minori. In questo caso si firma il modulo di assenso informativo con la speranza che l'incubo finisca in fretta. Fortunatamente oggi siamo nell'era di internet: il paziente legge , si informa, studia le percentuali di successo, il rapporto costi benefici, si confronta e...valuta. L'opinione diffusa , infatti, è che il tumore alla prostata ha di solito una crescita lenta e non sempre è così urgente rimuoverlo. Anzi : la tendenza della classica medica recente semmai è quella che, anche in caso di conferma di tumore, in certi casi ci siano più rischi nel fare l'intervento e lavorare semmai in modo diverso con rimedi alternativi. Una alternativa è rappresentata dalle radiazioni. E' una classica alternativa all'intervento : i raggi puntati direttamente alla prostata dovrebbero debellare il tumore e il rischio di effetti collaterali (impotenza, eiaculazione retrograda, incontinenza) è stimata intorno al 20% . Una ulteriore evoluzione di questa tecnica è la radiazione interna a semi. Invece di inondare tutta la prostata con radiazioni che rischiano di danneggiare i tessuti circostanti, si inseriscono nella ghiandola minuscole capsule radioattive (semi) che, controllate da un computer, dovrebbero letteralmente uccidere il cancro alla prostata.
Prostata e Alimentazione : come abbassare il psa in modo naturale
Come dicevo inizialmente è opinione diffusa che il tumore alla prostata, laddove confermato, ha una crescita lenta e non sempre è così urgente rimuoverlo. Questo può portare il malato, ad affrontare di petto la situazione e a documentarsi e leggere e farsi una idea. Laddove l'intervento venga programmato ad esempio, dopo 6 mesi dalla diagnosi, questo può portare l'ammalato a tentare rimedi naturali. Le malattie , spesso, sono segnali che ci indicano di cambiare le nostre abitudini e che magari ci dicono che ci trascuriamo troppo : stress, poco riposo e che magari non espelliamo adeguatamente le nostre tossine : come mi piace dire nel questionario che invio a chi mi contatta la prima volta, mente e corpo viaggiano insieme. Nella mia esperienza decennale, e leggendo le esperienze di chi è guarito dal tumore in modo naturale, ci sono alcuni elementi ricorrenti che vi indico: L'importanza della salute del colon: se lo stesso non è sano, è opinione diffusa che qualsiasi percorso rischia di fallire in quanto gli elementi nutritivi non vengono ben assimilati e le tossine non vengono correttamente espulse.
Se il colon non è sano difficilmente lo sarà l'intestino per cui la prostata, che si trova nelle immediate vicinanze, costituisce un facile bersaglio delle sostanza tossiche.
Attenzione alla insulina: l'insulina è un ormone proteico, prodotto dalle cosiddette cellule beta isole di Langerhans, all'interno del pancreas. La produzione eccessiva di insulina è legato ad un esagerato consumo di zuccheri (i famosi picchi glicemici ) che stimolano la produzione di eicosanoidi nocivi come le prostaglandine e i leucotrieni, che hanno una azione infiammatoria. Allo scopo sono utili i suggerimenti nutrizionali che invio insieme agli integratori da me suggeriti sulla base delle informazione che emergono dal questionario che invio a chi i contatta.
Seguire le indicazioni della OMS sulla piramide alimentare : ormai molti studi si concentrano sul ruolo protettivo dei carotenodi, dei flavonoidi, dei fitosteroli che, nella normale alimentazione spesso sono cronicamente carenti.
Il corpo deve restare pulito e sano : è inutile prendere integratori a caso se non si rispettano le regole delle buone abitudini alimentari e della salute fisica.
Tumore alla prostata e alimentazione :
I ricercatori ritengono che tutte queste sostanze inibiscano la crescita delle cellule tumorali della prostata.
Tra i vari carotenoidi (alfa-carotene, beta-carotene, beta-cryptoxantina, luteina e lycopene) parrebbe infatti che un ruolo protettivo rilevante riconducibile alle proprietà antiossidanti, sia nei confronti della comparsa ma anche dell'aggressività del tumore, sia presente chiaramente nel lycopene, e solo in particolari situazioni anche nel beta-carotene [Giovannucci_1995, Gann_1999, Rao_1999]- clicca sulla immagine dei carotenoid complex per maggiori informazioni
In frutta e verdura ma soprattutto in cibi a base di pomodoro sarebbero contenute sostanze (forse non tutte ancora identificate) in grado di esercitare un effetto anti-carcinogenetico soprattutto sulla prostata [Grant_1999, Tzonou_1999]. Numerosi altri studi stressano questo concetto, come riportato in una recente rassegna [Giovannucci_1999]: pomodori e/o lycopene risultano esercitare un effetto preventivo per tumori anche in sedi anatomiche differenti dalla prostata.
Consumo di cereali, noci e soia , come quelli presenti nel nostro tre en en, sono altri fattori dietetici con proprietà preventive nei confronti del k prostatico [Hebert_1998].
In particolare, tutti i vegetali ricchi in fitoestrogeni (appunto soia, cererali, noci), avrebbero un effetto protettivo nei confronti di molti tumori, non ultimo quello della prostata [Humfrey_1998]. Nel gruppo degli Avventisti, il consumo frequente di latte di soia comporta una riduzione del rischio del 70% [Jacobsen_1998].
Essendo i fitoestrogeni dotati di attività ormonale estrogenica, può facilmente essere ipotizzato che il loro ruolo protettivo segua la via ormonale [Messina_1999, Stephens_1999]. Infatti in regioni a bassa incidenza di tumori ormono-dipendenti sono stati riscontrati nella popolazione elevati livelli di fitoestrogeni [Adlercreutz_1995a, Adlercreutz_1995b].
Queste sostanze hanno inoltre dimostrato di possedere proprietà antiossidanti e protettive nei confronti della proliferazione di cellule maligne e della sintesi di fattori di crescita.
Dal sito : www.nutrizionecellulare.com alla voce recensioni suggeriamo due integratori : Carotenoid Complex e Tre en en
Questa recensione la trovate andando sulla scheda prodotto di carotenoid complex e tre en en sul sito www.nutrizionecellulare.com:
Referto di carcinoma prostatico di bassa intensità 1 anno fa, in sorveglianza attiva ed in assenza di terapie allopatiche o non convenzionali. PSA di soli 3 mesi fa 8,43. PSA dopo 2 soli mesi di cura (Carotenoid Complex in abbinamento a Tre-En-En) regresso oltre il 20% a 6,69. Francamente ero molto fiducioso ma non mi aspettavo una risposta terapeutica così veloce ed incisiva. A priori avevo già deciso che comunque fosse il primo responso del PSA post cura, avrei ugualmente proseguito sia per la grande fiducia che ho riposto in questi integratori sia per l'ottima conssulenza gratuita fornitami dal Naturopata Satta. Ora ho un motivo in più per procedere con l'assunzione ed osservare la risposta del mio corpo. Manuele T.
CONCLUSIONI FINALI
Il Naturopata Franco Satta, a tutti i soggetti con problemi prostatici, suggerisce l'adozione della guida alimentare associato al percorso con gli integratori poichè si sono riscontrati notevoli miglioramenti e si sono avuti importanti risultati in molti casi come le recensioni dimostrano.
Siamo molto fiduciosi sulla bontà e l'efficacia di questo protocollo ideato e largamente testato dal Naturopata che ha oltre 20 di esperienza nel settore. Siamo impegnati da anni nel settore del benessere e della salute naturale ed ogni formulazione dei nostri prodotti utilizza - davvero - sostanze di altissima qualità ed è pensata, studiata, testata e semmai migliorata per portare il massimo dei risultati possibili.
Scriveteci le vostre considerazioni e lasciateci le recensioni con i vostri risultati.